Il lavoratore vuole farsi licenziare per prendere l’indennità di disoccupazione?

Uno dei tuoi dipendenti cerca di costringerti a licenziarlo per percepire l’indennità di disoccupazione?

Non preoccuparti, nel video di oggi ti spiego come evitare facilmente questo problema.

Ricordati di scaricare il fac-simile da utilizzare cliccando sul pulsante in basso!

È sempre più comune che il dipendente, per fatti concludenti, faccia di tutto per farsi licenziare dall’azienda (non si presenta a lavoro, è irrintracciabile e altri comportamenti) e questo accade perché in seguito ad una legge emanata alcuni anni fa, il dipendente deve presentare le dimissioni telematicamente avendo lo SPID oppure servendosi degli uffici di competenza, anziché, come accadeva prima, consegnare una semplice lettera di dimissioni al datore di lavoro.

Con questa nuova legge, inoltre, si pensava che il datore di lavoro non potesse cessare il rapporto con il dipendente per fatti concludenti, ma in realtà non è così.

L’imprenditore può infatti prendere due strade:

Lasciare il lavoratore sospeso senza retribuzione → scelta rischiosa
Contestare l’assenza giustificata e dopo un tot di giorni licenziarlo per giustificato motivo soggettivo → questo è l’obiettivo del dipendente, poiché può accedere comunque alla Naspi; per l’imprenditore presenta però dei costi certi e dei rischi.

Cosa fare quindi?

La soluzione ideale sarebbe la cessazione del rapporto per dimissioni volontarie. Il datore di lavoro può legittimamente cessare il rapporto imputando al dipendente la volontà di recedere, anche se il dipendente mostra dei comportamenti ostili. Quest’azione viene riconosciuta anche da alcune sentenze della cassazione e nel video te ne parlo in modo più dettagliato.

Come procedere? Ecco alcuni semplici step.

Il primo passo è avere un codice disciplinare oppure un regolamento aziendale (te ne parlo in un mio video), se non ne hai uno è necessario estrapolare dal contratto di lavoro nazionale l’articolo che parla dei provvedimenti ed esporlo.
Ti consiglio di inserire una penale nel contratto (approfondisci l’argomento guardando questo video), sottoscritta collettivamente dai dipendenti oppure individualmente.
Fare una contestazione disciplinare scritta dove gli contesti l’assenza ingiustificata dopo alcuni giorni.
Dopo aver mandato la contestazione e non aver ricevuto risposta dopo 5 giorni, bisogna mandare una lettera in cui gli si dice che o torna al lavoro oppure il rapporto verrà cessato per dimissioni volontarie. Utilizza il fac- simile che ti metto a disposizione!
Se il dipendente non risponde, allora si può procedere con la cessazione per dimissioni volontarie.